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Certe estati non si fotografano. Si ricordano a pezzi: una sedia di plastica verde, un cielo troppo azzurro, una tenda che si muove. Forse è per questo che amo il collage. Non cerca la forma perfetta, ma una sintesi una singola forma che andrà composta insieme ad altre con una certa allegria.

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In questa serie di disegni ho esplorato l'idea di una geografia: come memoria di un luogo immaginato. Non un semplice motivo decorativo, ma una composizione che prende forma in disegni di grandi dimensioni.

Fashion illustration Monica Bonzano
Fashion illustration Monica Bonzano

Parliamo qui di disegni di grandi dimensioni e il loro utilizzo come stampa per tessuti.


L'Evoluzione del Pattern: Dalla Ripetizione all'Espansione

Il pattern tradizionale funziona per moduli. Si basa sulla prevedibilità, del ritmo ripetuto. I big pattern lavorano in modo opposto: si espandono, si sviluppano su scala ampia e diventano superficie totale. Il tessuto non è più solo supporto, ma immagine completa. È un cambio di paradigma che richiede coraggio sia da parte del disegnatore che di chi indossa.

Tecnicamente, significa abbandonare la sicurezza del raccordo perfetto per affrontare la complessità della composizione libera. Un disegno che misura metri invece che centimetri deve funzionare a livello visivo senza ripetizioni meccaniche. Deve avere una sua logica interna, un equilibrio che non dipende dalla serialità ma dalla qualità della singola immagine.


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La Pratica del Free Brush e del Collage

Nel mio lavoro questa libertà formale nasce spesso dalla tecnica del free brush e del collage: gesti immediati, sovrapposizioni, segni lasciati volutamente imperfetti. Una costruzione fatta per intuizione, concentrazione e istinto. È una pratica che somiglia al flow: ci si entra dentro, si segue, si lascia che accada.

MB Textile Prints drawings for fabrics
MB Textile Prints drawings for fabrics

Il collage in particolare offre una modalità di lavoro che rispecchia il modo in cui funziona la memoria visiva. Non conserviamo immagini complete e perfette, ma frammenti: un colore, una texture, un contorno. Ricomponendo questi pezzi si creano composizioni fantasiose.

Fashion illustration Monica Bonzano
Fashion illustration Monica Bonzano

È un processo di costruzione per accumulo, dove ogni elemento trova il suo posto attraverso prove ed errori.

La tecnica del free brush aggiunge spontaneità a questa costruzione. Il segno che esce dalla mano porta con sé l'energia del momento, quella leggera instabilità che rende vivo un disegno. È l'opposto della precisione vettoriale, ma anche la sua necessaria integrazione.

Varietà dall'Unicità: Il Paradosso del Big Pattern

Uno degli aspetti più interessanti di questo tipo di stampa è la sua capacità di generare varietà da un singolo disegno.

Un pattern così grande può essere posizionato sul tessuto in modi differenti e produrre, dallo stesso file, capi completamente diversi. Una abito potrebbe mostrare la parte centrale del disegno, mentre un top ne rivelerebbe un angolo particolare. Non si produce uniformità, ma molteplicità di letture.

È un approccio che ribalta la logica industriale tradizionale, dove l'efficienza si misura sulla capacità di produrre il massimo numero di pezzi identici. Qui l'efficienza sta nella ricchezza di possibilità offerte da un singolo disegno. È un modo più sostenibile di lavorare: meno disegni, più soluzioni.


Niki de Saint Phalle: La Lezione della Distanza Creativa

Una delle ispirazioni visive per questi lavori è stata Niki de Saint Phalle. Le sue figure femminili monumentali, le celebri Nanas, sono corpi pieni, potenti, liberi. Quello che mi ha colpita, al di là del messaggio, è il rapporto tra disegno e forma.

Niki de Saint Phalle
Niki de Saint Phalle

I suoi decori non cercano di aderire alla struttura tridimensionale delle sculture. Sono come appoggiati, in modo quasi arbitrario, su queste masse gonfie e vive. Come se fossero stati ritagliati da un altro universo e semplicemente collocati lì.

Questa distanza  tra la forma e il segno  mi interessa moltissimo. È una lezione su come si possa lavorare con il disegno senza sottometterlo alla superficie. Un'idea di libertà visiva che mi guida anche quando disegno per il tessile. Il disegno non deve essere servo della forma del capo, ma può dialogare con essa mantenendo la propria autonomia espressiva.

Fontana place Igor Stravisky Parigi
Fontana place Igor Stravisky Parigi



Nelle Nanas c'è anche un'altra qualità fondamentale: l'ironia. I decori sono spesso giocosi, non si prendono troppo sul serio, eppure mantengono una dignità artistica indiscutibile. È un equilibrio difficile da raggiungere nel design tessile, dove si oscilla spesso tra il decorativo puro e l'artistico pretenzioso. Niki de Saint Phalle trova una terza via: la serietà giocosa, l'impegno leggero.

Niki de Saint Phalle, Nanas, Leibnizufer, Hannover, Germania. Foto ChristianSchd fonte DOMUS
Niki de Saint Phalle, Nanas, Leibnizufer, Hannover, Germania. Foto ChristianSchd fonte DOMUS

Il Disegno Tessile Come Campo d'Azione

Mantenere il disegno tessile in una dimensione artistica, non solo funzionale, non solo decorativa, per me è fondamentale. Non significa renderlo inaccessibile o intellettuale, ma riconoscere che anche un pattern ha diritto alla complessità, all'ambiguità, alla stratificazione di significati.

Fashion illustration Monica Bonzano
Fashion illustration Monica Bonzano

I big pattern offrono questa possibilità perché rompono con l'automatismo della ripetizione. Costringono chi guarda a un tempo di osservazione diverso, più lungo, più attento. Non si capiscono al primo sguardo, si scoprono gradualmente. È questo che li rende interessanti: mantengono viva l'attenzione invece di addormentarla.

In questo senso, artisti come Niki de Saint Phalle mi aiutano a rimettere il gesto al centro, a immaginare un tessuto non come supporto di uno schema, ma come campo d'azione. Un luogo dove il disegno può accadere, trasformarsi, sorprendere. Anche chi lo indossa.









Disegni per tessuti MB Textile Prints and Colours @ 2025 All right reserved.

Illustrazioni @2025 Monica Bonzano


"The images used in this article are for descriptive and cultural purposes only; they are not used for commercial gain but to share an excellent aesthetic in respect of those who hold their intellectual property rights. If, in any way, the presence of certain images is deemed inappropriate, please send a message to info@mb-textileprints.com, and they will be promptly removed."

 


 

 

 
 
 

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Giardini come idee

Per una nuova serie di fantasie per tessuti, il desiderio di partenza è creare un floreale che si discosti dai modelli convenzionali.

Cercavo un motivo che non fosse subito leggibile come "floreale", ma che lasciasse affiorare quella suggestione in modo più lento. Anche la scelta del fiore non è solo estetica, farne un elemento di composizione più che un semplice soggetto.


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Da qui è nato il riferimento al giardino contemporaneo. Non inteso come luogo decorativo o pittoresco, ma come sistema, come pensiero. Il giardino contemporaneo non è più solo uno spazio da abitare o coltivare, ma spesso è un dispositivo visivo, progettato per riflettere un’idea di natura mediata dall’uomo. Un luogo in cui il disordine è calibrato, dove ogni pianta ha un ruolo preciso e dove entrano in gioco fattori come sostenibilità, ecosistema e consumo idrico.

Oggi esistono moltissime forme di giardino che vanno in questa direzione: giardini verticali che trasformano le pareti in paesaggi, micro giardini urbani che si insinuano in angoli minuscoli di città, orti d’artista e installazioni verdi pensate più come opere che come spazi da percorrere.

Sono esempi di come la botanica, il design e l’arte visiva si incontrino per creare nuove forme di espressione. In molti casi il giardino diventa quasi un pattern tridimensionale, organizzato in moduli, ritmi, proprio come accade nella progettazione di un disegno.

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In questa ricerca, l’idea del giardino mi ha aiutata a costruire un metodo: partire da una forma organica per poi ridisegnarla, scomporla, trasformarla in segno. Il fiore, in questo processo, non è al centro ma è parte di un equilibrio più ampio, che comprende lo spazio tra un elemento e l’altro, il vuoto, il respiro del motivo. Mi sono poi imbattuta in un libro dedicato ai giardini di Piet Oudolf. Le immagini mostravano vegetazione spontanea organizzata secondo un principio di apparente casualità, in cui fili d’erba e fiori perenni si intrecciavano in uno schema inaspettatamente ordinato.

Questo concetto ha fornito la chiave per strutturare una nuova serie di disegni.

Piet Oudolf e il movimento delle piante perenni

Piet Oudolf è una figura centrale nella progettazione del paesaggio contemporaneo.

Il suo approccio si basa sulla costruzione di ecosistemi vegetali che si sviluppano nel tempo, anziché su composizioni decorative statiche.

Il giardino non è un quadro fissato in un momento preciso, ma una struttura in continua evoluzione. Le piante perenni e le graminacee, elementi ricorrenti nel suo lavoro, vengono selezionate non solo per l’aspetto stagionale, ma per il loro comportamento nel ciclo vitale: come crescono, come appassiscono, come si trasformano nel corso dell’anno.

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Uno degli aspetti tipici della sua filosofia è l’uso della texture come principio compositivo. Le foglie, i fiori e i semi creano superfici visivamente complesse, in cui la ripetizione di forme simili genera un ritmo organico.

Esempi significativi del suo lavoro includono la High Line di New York, dove la vegetazione segue la linea della vecchia ferrovia elevata, creando un dialogo tra paesaggio urbano e naturale; il Lurie Garden di Chicago, che integra piante perenni con un’architettura di confine geometrica; e il suo giardino privato a Hummelo, in cui ha sperimentato per decenni l’evoluzione delle piante nel tempo.

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Questi principi hanno fornito una base di riflessione per la mia ricerca nel design tessile. L’idea di un floreale che emergesse in modo discreto, costruito attraverso stratificazioni di segni e texture, trovava un parallelo nella logica progettuale di Oudolf. Il disegno poteva non essere immediatamente riconoscibile come un pattern floreale, ma suggerire la sua presenza attraverso il ritmo, la struttura e la sovrapposizione di elementi.

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Giardini spontanei e autogenerativi

Esiste una forma di giardino che non nasce da un progetto preciso, ma da un'intenzione più sottile: quella di lasciare spazio alla natura, invece di guidarla.

È il caso dei giardini autogenerativi, o dei paesaggi in cui il tempo e l’abbandono hanno creato composizioni vegetali che, pur non essendo pianificate, possiedono un ordine interno, una logica tutta loro.

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Il concetto di rewilding – oggi molto discusso nel paesaggismo contemporaneo – parte proprio da qui: sospendere il controllo e osservare come la natura si riappropria dello spazio. È un’azione che sembra passiva, ma in realtà richiede una visione molto precisa.


Decidere di non intervenire, o di farlo il meno possibile, è una scelta progettuale a tutti gli effetti. I risultati, spesso, sono sorprendenti: fioriture casuali, geometrie impreviste, contrasti inaspettati tra specie che in un giardino “tradizionale” non convivrebbero mai.


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Ci sono luoghi che oggi vengono studiati proprio per la loro qualità estetica spontanea: ex cave incolte trasformate in ecosistemi pieni di varietà, vecchie rovine dove le radici si intrecciano con la pietra, binari ferroviari dismessi diventati corridoi verdi.

Sono spazi dove il paesaggio si comporta come un pattern vivo: stratificato, imperfetto, in costante mutazione.

La loro forza sta proprio nell’assenza di uno schema rigido, nel modo in cui il disordine trova una sua armonia.

Anche nel mio lavoro questi paesaggi spontanei sono una fonte di ispirazione.

Non come modelli da copiare, ma come esempi di come si possa costruire un disegno partendo da un gesto libero, da un’apparente casualità.

In questi giardini senza confini, il motivo non nasce da un centro, ma si sviluppa per addizione, per tentativi, per relazioni.

Proprio come accade quando disegno a mano libera, lasciando che sia la forma a suggerire la direzione.

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Quello che più mi ha colpito, nel guardare ai giardini contemporanei, è la possibilità di lasciare che l’imperfezione prenda spazio. Nei progetti di paesaggisti come Piet Oudolf o Nigel Dunnett, c’è una libertà radicale data alla natura: non un’assenza di regole, ma un’apertura a ciò che si genera spontaneamente, senza prevederlo del tutto.

Le graminacee, i fiori isolati, le linee sottili dei fusti: più che costruire un’immagine, sembrano tracciare un ritmo, una direzione, fatta di vuoti e leggere intersezioni.

È da questa idea che ho voluto partire per la serie di disegni CONTEMPORARY GARDENS: portare nel pattern tessile una logica non regolare, una struttura che si forma per addizione, per appunti. La composizione non cerca la simmetria, né un centro evidente. A volte il fiore è presente, ma come elemento secondario, quasi geometrico in questo senso, il mio lavoro si avvicina più a un disegno astratto che a un classico floreale. Mi interessa la possibilità di costruire superfici dove si senta ancora il gesto, dove il vuoto abbia lo stesso peso del segno, e dove esiste un l’equilibrio tra controllo e spontaneità. Come accade nei giardini che non si mostrano subito, ma che si rivelano piano, attraversandoli.




Disegni per tessuti MB Textile Prints and Colours @ 2025 All right reserved.

Illustrazioni @2025 Monica Bonzano


"The images used in this article are for descriptive and cultural purposes only; they are not used for commercial gain but to share an excellent aesthetic in respect of those who hold their intellectual property rights. If, in any way, the presence of certain images is deemed inappropriate, please send a message to info@mb-textileprints.com, and they will be promptly removed."

 
 
 

rosso avorio righe e occhi picasso e interior anni 50

Se questo tema fosse sintetizzato come la sinossi di un film suonerebbe più o meno così: Tra il bagliore bianco delle terrazze di Capri, le ombre nette delle statue greche e il riflesso dorato del sole sulla Costa Azzurra, Mediterranean Myth, in un intreccio di ispirazioni che attraversa epoche e luoghi, fondendo architettura, arte e moda in una narrazione visiva ricca di suggestioni. Ogni parte della storia è il frammento di un viaggio che evoca l’essenza stessa del Mediterraneo.

righe zebra interior disegni di fiori

La serie Mediterranean Myth è un omaggio al Mediterraneo come fonte di ispirazione per le stampe per tessuti per la primavere.

Questa collezione esplora il fascino intramontabile di luoghi iconici e l’eredità artistica che li ha resi immortali, attraverso un’estetica  che intreccia riferimenti storici, suggestioni architettoniche e atmosfere senza tempo.


elementi di cultura greca miti e architettura

statuina greca disegno

Il Mediterraneo non è solo una geografia, ma un’idea, un respiro: un equilibrio tra cultura, tradizione e savoir vivre.

Il nostro immaginario spazia dalle coste frastagliate della riviera francese, con i suoi lidi eleganti, alle terrazze bianche di Capri, fino ai resti classici dell’Acropoli di Atene e alle isole greche, immerse in un tempo sospeso tra mito e realtà.


interior

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A guidare l’ispirazione è l’estetica anni ’50, che con il suo carattere essenziale e senza tempo evoca un senso di nostalgia raffinata. Un’epoca in cui le vacanze mediterranee erano sinonimo di un’eleganza spontanea e di una leggerezza sofisticata, tradotta in una



palette cromatica e in patterns capaci di raccontare una storia.


L’uso di colori ripensati come classici è fondamentale nella creazione di disegni per tessuti evocativi. La palette include beige, rosso, nero e avorio, insolita per parlare di viaggio e atmosfere da libertà estiva. Queste tonalità restituiscono un effetto solare, raffinato, in perfetta sintonia

con un'estetica rigorosa e divertita insieme.


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Ispirazioni Artistiche e Architettoniche

L’arte e l’architettura mediterranea giocano un ruolo chiave nell’elaborazione della collezione.

Alcuni riferimenti fondamentali includono ci portano ai tratti neri di Picasso, che influenzano l’espressività grafica.

Villa Malaparte a Capri, simbolo di eleganza mediterranea e rigore architettonico, con il ritmo della sua scalinata sotto il sole suggerisce severe geometrie.

Le righe, iconiche dei lidi della Costa Francese, per un impatto visivo netto e ritmico.

I panneggi delle statue greche, che

suggeriscono movimento e leggerezza nei toni beige, ci riportano in un mondo antiche e si prestano a essere trattate come una sorta di souvenir.Le decorazioni murali di Jean Cocteau, tra sirene e unicorni, nelle villa di Cap Ferrat, con le tipiche linee sottili e pulite dove la decorazione è appena accennata ma evocativa di sogni mitologici.


Anche le leggere sculture di Fausto Melotti, con le loro strutture eteree e astratte, ispirano disegni fatti di geometrie delicate. Queste ispirazioni eterogenee sono uno stimolo per ampliare la nostra ricerca e anche un suggerimento per chi legge questo articolo per scoprire dimensioni da fondere in modi insoliti.


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Esplorazione delle Stampe e dei Patterns

Queste evocazioni ci portano a pensare a disegni per tessuti variegati ma compatibili tra loro in gioche di contrasti armonizzati da una palette di colori allo stesso tempo rigorosa ma facile da utilizzare.


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  • Pois rivisitati, dall’estetica dinamica e fresca.

  • Optical ondulati, per un effetto vibrante e accattivante.

  • Soggetti figurativi e mitologici, ispirati alle leggende mediterranee.

  • Rigature evidenti e giochi di righe spezzate.

  • Zebrati ondulati, dal forte impatto grafico.

  • Linee etniche su base avorio, che richiamano i tratti veloci di Picasso.

Mediterranean Myth è una celebrazione del Mediterraneo attraverso textile prints e patterns ispirati all’arte, all’architettura e alla natura. Questo tema rappresenta un equilibrio tra rigore e spontaneità, insolito in un tema persato per l’estate.


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Scopri l’intera collezione sul nostro sito e lasciati ispirare da un viaggio visivo tra storia e innovazione.

Mediterranean Myth è una celebrazione del Mediterraneo attraverso textile prints e patterns ispirati all’arte, all’architettura e alla natura. Questo progetto rappresenta un equilibrio tra tradizione e modernità, tra eleganza e spontaneità.


Scopri l’intera collezione sul nostro sito e lasciati ispirare da un viaggio visivo tra storia e innovazione.

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